“L’analista non può promettere né la felicità, né l’armonia, né lo sviluppo della personalità. Può promettere di mettere in chiaro il desiderio inconscio del soggetto, e di aiutare a decifrare ciò che insiste nell’esistenza di un soggetto”. Jaques-Alain MillerOggi le persone sono confrontate con la questione intima, profonda del proprio desiderio, nelle varie età della vita. Da bambini, quando c'è ancora la dipendenza dall'Altro genitoriale ma già si mostra il tratto soggettivo. Notoriamente da ragazzi, quando l'interrogativo di fronte al futuro costituisce il sottofondo costante delle giornate. E poi da adulti, nel momento in cui le scelte compiute inchiodano alla verità: ho seguito davvero le mie passioni? Ho rischiato? Sembra contro intuitivo ma il momento della supposta pienezza, la vita adulta, spesso coincide con quello del risveglio: ho vissuto davvero la mia vita oppure il sogno di un Altro? E perché?